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Sartre che si improvvisa diffusore del giornale maoista "La Cause du peuple"; Foucault che fonda il Gruppo di Iniziativa sulle Prigioni e dà voce e diffusione alle lotte dei carcerati; Deleuze che si incontra con il movimento antipsichiatrico e scrive, insieme a Guattari, la sua opera più famosa, "L'Antiedipo". Tutto ciò non si capirebbe senza riflettere sull'impatto profondo che ebbe, su questi intellettuali, il movimento parigino del maggio '68. Per tutti e tre l'incontro col movimento degli studenti, e con i conflitti sociali che lo seguirono, segnò l'apertura di una nuova fase di cui questo libro ricostruisce i passaggi più interessanti. Emergono così dimensioni meno conosciute ma non meno significative della biografia di questi protagonisti della vita intellettuale francese: le battaglie in difesa della libertà di stampa e contro la censura, l'intervento sulle carceri, la lotta contro la segregazione psichiatrica, l'impegno per i diritti dei migranti. Un modo di vivere il ruolo dell'intellettuale che non ha perso nulla della sua attualità.